UX Design
02 aprile 2024 — 5 minuti di lettura
Mi chiamo Margherita Pillan e sono Professoressa del Dipartimento di Design del Politecnico di Milano. Mi occupo di molte cose: di Interaction Design, Design di Interfaccia, Design dei Servizi, ma oggi vorrei parlare di UX Design, che è la disciplina che insegno nel Corso di Laurea Magistrale, su cui faccio ricerca, ed è la competenza che metto in gioco nella collaborazione con diverse aziende.
Lo UX Design è un insieme di tecniche finalizzate a comprendere i bisogni delle persone, i loro comportamenti, i modelli mentali che governano il modo in cui le persone decidono e si comportano. Per spiegare bene di che cosa si tratta, però, bisogna fare un passo indietro.
Per le aziende e per chi si occupa di innovazione è molto facile, grazie alle tecnologie digitali, inventare nuovi servizi, nuove applicazioni, mentre è molto più difficile inventare e realizzare applicazioni, servizi e prodotti basati su tecnologie che funzionino e che sappiano rispondere ai bisogni delle persone.
Di fronte al fatto che la storia dell'innovazione digitale è piena di quelli che possiamo chiamare fallimenti o false partenze, si è reso necessario sviluppare la capacità di fare delle indagini sui bisogni, sui comportamenti, sulle priorità e motivazioni delle persone, in modo tale da sviluppare soluzioni tecnologiche che funzionino.
Su questo noi facciamo ricerca e svolgiamo delle attività in questo campo per le aziende, per aiutarle a comprendere come, di fronte a tutte le possibilità che le tecnologie oggi offrono, si possano sviluppare soluzioni che avranno più probabilità di successo.
Questo è molto importante proprio perché ci siamo resi conto che sviluppare nuove tecnologie non è sufficiente per creare progresso, per creare cambiamento. In questi anni abbiamo imparato quanto sia forte la necessità delle persone di avere continuità tra il vecchio e il nuovo e abbiamo anche capito che ciò che funziona sulla carta non sempre funziona nella vita reale. Ed è importante anche rispetto alle sfide che affrontiamo in relazione agli obiettivi di sviluppo sostenibile che richiederanno inevitabilmente tanti cambiamenti da parte delle persone nei comportamenti, nelle aspettative, nel modo di comprendere e di inquadrare la qualità della vita.
Attualmente mi occupo di diverse tecniche che includono l'etnografia tradizionale, l'etnografia digitale e lo studio dei dati che si possono ricavare dalla rete, per capire in che direzione deve andare l'innovazione. Queste tecniche vengono utilizzate anche in funzione del cambiamento di comportamento e dello sviluppo di soluzioni che possano rivelarsi vincenti per la sostenibilità ambientale e sociale. Il cambiamento di comportamento è una sfida difficile, ma le tecnologie possono aiutarci molto, a patto di comprendere bene come le persone ragionano e quali sono i fattori che possono facilitare il cambiamento.
Lo UX Design nasce nell'ambito dello sviluppo di applicazioni digitali. All'inizio serviva principalmente per progettare l'architettura delle funzioni, delle informazioni e le interfacce delle applicazioni. Oggi lo UX Design viene applicato in molteplici altri campi che riguardano la digitalizzazione, ma non solo. Pensate ad esempio alla riprogettazione di una strumentazione medicale che viene usata in ambito ospedaliero. Per progettare una buona interfaccia, una buona apparecchiatura medicale, è necessario comprendere bene tutti i vincoli e i bisogni del contesto ed entrare nel modus operandi e nei modelli mentali di chi lo utilizzerà. Quindi lo UX Design può essere utilizzato per riprogettare prodotti o servizi che saranno utilizzati in contesti con esigenze particolari.
Può essere utilizzato anche per servizi di largo consumo che si rivolgono a tutta la cittadinanza. Noi sappiamo quanto sarebbe importante digitalizzare ad esempio le interazioni tra la pubblica amministrazione e il cittadino, e sappiamo quanto ancora sia difficile, in Italia e non solo, portare i cittadini a interagire con gli enti pubblici e con i servizi attraverso i canali digitali. E allora il canale digitale, le interfacce digitali, si devono adattare ai bisogni dei cittadini.
Oggi lo UX Design viene anche usato dalle aziende per ripensare il modello di interazione e il tipo di relazione con i clienti, quindi può diventare un insieme di competenze utili a rinnovare l'immagine di un'azienda e la sua comunicazione.
I campi in cui il Design esprime le sue competenze continuano ad aumentare e si assiste anche ad una trasformazione dei metodi e degli strumenti. Il Design diventa sempre più rigoroso e dotato di metodologie oggettive. Lo UX Design è una delle branche del Design che continua ad evolvere e a rafforzare le sue metodologie in modo tale da produrre della conoscenza che sia in qualche modo verificabile, che sia basata su dati oggettivi.
Quindi la nostra ricerca va a coinvolgere, da un certo punto di vista, tutto il settore dei dati, la produzione, la raccolta e l'elaborazione dei dati, per meglio comprendere i comportamenti e i bisogni delle persone e anche tutte le attività di test basate su esami oggettivi di quelle che sono le reazioni delle persone quando interagiscono con un servizio o un prodotto in certi contesti.
In questi anni abbiamo rafforzato la collaborazione con i nostri colleghi di bioingegneria nello sviluppo di tecniche di analisi dell'esperienza che producano informazioni oggettive su, ad esempio, la fatica, lo sforzo cognitivo o il piacere che le persone provano nella loro interazione con media, servizi, giochi, ambienti e soluzioni di vario tipo.
Il Design, come è noto, è una disciplina che si avvale di conoscenze che provengono da altre discipline e lo UX Design non fa eccezione. Uno UX designer è un ricercatore, uno studioso che si avvale di competenze che vengono dal mondo della psicologia cognitiva, degli studi sulla percezione, degli studi di sociologia, dalle neuroscienze e da tutto il mondo dell'analisi dei dati.
Vorrei sottolineare il fatto che lo UX designer rimane un designer perché l'occhio con cui analizza, studia e impara dall'osservazione dei comportamenti delle persone, ha sempre come punto di arrivo il progetto per la soddisfazione di chi lo utilizzerà, ed è questo che fa la differenza. Rimane un designer perché mette in gioco, anche nelle fasi di analisi, la sua creatività, la sua capacità di empatia nei confronti delle persone e anche i suoi valori e la sua visione personale. Quindi, nonostante l'attività dello UX Design sia un'attività rigorosa che si basa su protocolli e su misure sperimentali, è sempre un'attività di Design e questo i giovani lo capiscono molto bene. I nostri studenti capiscono che è un'attività in cui, ancora una volta, la creatività e l'espressione di valori e di visioni gioca un ruolo fondamentale.
Lo UX designer è una figura professionale che sa condurre delle indagini, delle ricerche sulle persone a cui l'innovazione è destinata, di grande rigore. Oggi tutti gli attori sociali, tutti i cittadini e anche i designer si trovano di fronte alle grandi sfide del nostro tempo e alla necessità di contribuire a uno sviluppo più sostenibile da tutti i punti di vista.
Io penso che noi oggi abbiamo, grazie agli sviluppi della tecnologia da un lato, ma anche dei saperi che descrivono la complessità umana, gli strumenti per affrontare questo futuro in uno spirito di collaborazione. Il Design può giocare un ruolo fondamentale mettendo a disposizione le sue competenze tradizionali e quelle nuove per inventare insieme un futuro estremamente desiderabile e più sostenibile.